Costa Concordia, riconosciuta una delle vittime siciliane

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Recuperato il corpo di Luisa Virzì, originaria della provincia di Enna. Aveva 49 anni e insieme all’amica Maria Grazia Trecarico era sulla nave Concordia di Costa Crociere. Ancora dispersa l’amica.

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Il bilancio delle vittime accertate sale così a sedici persone, mentre altre sedici risultano ancora disperse.

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La Procura cerca di chiarire tutti gli aspetti di quel disgraziato venerdì 13, troppe le incongruenze. Oltre un’ora e quaranta è stata persa prima di dar l’ordine di evacuazione, una decina di telefonate tra i manager della Costa Crociere e il comandante Francesco Schettino, le risposte non date alle autorità della Capitaneria di Porto e ai Carabinieri che cercavano di comprendere in tempo utile quale fosse la portata reale dell’incidente.

E quell’inchino all’Isola del Giglio. Secondo la Costa Crociere iniziativa del comandante, secondo lo stesso invece manovra chiesta insistentemente dalla Compagnia per pubblicizzare le crociere turistiche. E ora forse Schettino non ci sta più, comincia a fornire le prove che la pratica dell’ “inchino” era azione sistematica della Compagnia, ovunque possibile. In Italia come all’estero. Mille misteri dunque, una sola certezza. Ancora una volta imperizia umana e marketing selvaggio determinano gravi conseguenze. Delle quali poi nessuno vuol assumersi responsabilità alcuna.

Luigi Asero

 

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